mercoledì 10 aprile 2013

TUTTE LE MATTINE LA STESSA STORIA


Tutte le mattine la stessa storia:
svegliati,sbrigati,muoviti,fai sempre tardi,vai al letto prima la sera… Prima o poi mia madre non si stancherà di dire sempre le stesse cose?La bocca non gli seccherà?E le batterie non si scaricheranno? Dov’è il bottone per spegnerla?
Oggi non ho proprio voglia di andare a scuola, voglio dormire e sognare, ma ci devo andare per forza perché ho il compito in classe di matematica. E ogni volta che devo essere interrogata o ho un compito, appena torno a casa mi assila dicendomi: come è andata, hai risposto a tutte le domande…  Basta!!
-Ha ragione tua madre!!-
-Chi è che parla?-
-Sono qui!!-
-Ancora sono nel mondo dei sogni-
-Guardami sono qui dentro-
Mi giro e nello specchio vedo la mia immagine riflessa che mi indica e parla.
-Sei soltanto la mia immaginazione-
-No, sono la tua coscienza!-
-Si, la mia coscienza!!-
-Dovresti prendere di più alla lettere quello che ti dice tua madre: tipo che dovresti andare al letto prima la sere e che ti devi sbrigare la mattina.-
-Io non prendo ordini dalla mia fantasia!!-
-Io esisto davvero, ma mi puoi sentire solo tu!!-
-Giorgia! Sbrigati, vai a vestirti è tardi…!- disse la mamma
- si sto andando!-
Vado in bagno e sento un'altra volta quella vocina irritante:
-Senti tua madre ti devi sbrigare!-
-Smettila di assilarmi! Io non prendo ordini dalla mia “coscienza”!!-
-non mi trattare così io faccio parte di te!!-
-Smettila mi stai facendo fare tardi a scuola-
- Date la colpa sempre a quelli che non centrano niente! Ma ti lascio perdere se no fai tardi come dici tu!!
Appena vestita vado a fare colazione e mia madre coma al solito inizia con le sue parole: prendi la tazza del latte, il cucchiaino, e i cereali, l’hai preparato lo zaino, e la merenda, oggi che materie hai, ti devono interrogare… Bastaaaaa!! Chiamate il manicomio!!
Sono stanca di tutte queste domande, ma perché non inventano delle mamme con il bottone “on” e “off”.
Se solo potessi tornare a quando ero piccola… Ero la dittatrice di casa appena facevo “UE’” tutti erano hai miei piedi! Ha fame-prendiamola in braccio-fai le ninne-è ora di cambiare il pannolino: che vita! Ricordo ancora quella volta che mi trovavo da mia nonna e la prima cosa cha facevo appena entravo era levarmi le scarpe e salire di corsa su in camere di mio zio: salii sul letto con aria possente, mi sentivo un gigante ero pronta, stavo per saltare sull’altro letto che sentii la voce di mia nonna :
-Giorgia! Sei troppo silenziosa cosa stai facendo? Combini guai come al solito?-
-No nonna sto vedendo la tv-
E continuai a fare quello che stavo facendo, contai fino a 3 e mi lancia sull’altro letto, ma non presi bene la mira e cadei a terra facendo tremare tutto il pavimento, mia nonna impaurita da questo grande frastuono salì subito in camera e mi vide che stavo piangendo per terra con un grande bernoccolo sulla testa ed un occhio nere, impaurita chiamò subito mia madre che come un lampo arrivò e mi portò a casa. Il pomeriggio venne mi zia, mia nonna e i miei cugini a casa a trovarmi e tutte le loro attenzioni erano per me: poverina sai che dolore,come ha fatto, sei proprio una birichina, sai quante volte ti abbiamo detto di non correre, e la prossima volta stai più attenta. Ero l’imperatrice di casa tutto quello che dicevo veniva eseguito, come se erano tutti i miei sudditi.
-Giorgia sbrigati sono le OTTO!! Come a sempre farai tardi!!
-Oddio è tardissimo, ci fosse una volta che arrivo presto… MI vado a lavare i denti!



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