martedì 16 aprile 2013

BIANCANEVE & co.


 C'era una volta una fanciulla di nome Bianconere  che viveva che viveva in uno splendido castello con la sua famiglia.
La fanciulla era alta e magra come una giraffa. Un visetto delicato come un neonato la faceva apparire bella al pari di una top motel. I suoi occhi erano azzurri come il mare che splendevano con la luce del sole. I capelli neri come l'ebano le illuminavano il volto che ogni mattina acconciava da Riccioli d'Oro la sua parrucchiera di fiducia. La sua bocca era rossa e carnose come un bocciolo di rosa da cui uscivano melodie dolci come il miele. Indossava sempre un vestito lungo color giallo come i raggi del sole, le sue maniche erano abbombate e di colore blu come la notte.
Un giorno, come suo solito, uscì dall'enorme portone di casa e si incamminò verso il bosco per raccogliere fiori profumati e fragoline selvatiche.
Gira e rigira per il bosco scese la notte e la fanciulla non trovando più la strada di casa e sentendo l' ululare dei lupi cominciò a piangere disperata:
 Povera me come farò?
La strada di casa come ritroverò?
Dove dormirò questa notte? 
Insieme hai lupi nelle grotte?
Cammina cammina Biancaneve caddè in un buco tetro e profondo  e si ritrovò in compagnia di una ragazza di nome Alice:
-EHI!! Come ti permetti!!! Stavo sognando il mio principe azzurro!!- disse Alice
-Scusa!! Ma con il buio non o visto dove mettevo i piedi, ho inciampato e sono caduta- disse Biancaneve
-Ma come ti chiami??
-Biancaneve e tu??
-Io mi chiamo Alice e vivo nel paese delle meraviglie e tu dove vivi??
Io vivi in uno splendido e maestoso castello!!
Le due ragazze iniziarono a parlare. Per pure fortuna, di lì passarono dei buffi nani che tornavano dal lavoro con il cappello tutto impolverato. Sentendo le loro voci le fanciulle gridarono:
-Aiuto!! Aiuto!! Siamo bloccate in questo orribile buco e spaventoso buco-
I sette nani si tolsero i loro cappelli, lì legarono tra loro calarono la corda ricavata e salvarono le fanciulle.
Tontolo, il nano più tontolone del gruppo, riconobbe subito Biancaneve ed esclamò:
-WOW!! Non credo ai miei occhi tontoli c'è Biancaneve la figlia del re!!
Tutti i nani rimasero stupidi dall'intelligenza di Tontolo e senza  dire una parola, si incamminarono verso la loro piccola casetta.
Passo, dopo passo e minuto dopo minuto, arrivarono e accolsero le due fanciulle con una bella cioccolata calda ancora fumante.
Il giorno seguente, un gallo mattiniero svegliò le ragazze:
-CHICHIRICHI!!!
Biancaneve ed Alice si alzarono dal letto ancora addormentate con il cuscino stampato sul viso. Fecero colazione e iniziarono a fare il bucato e a lavare i piatti:
STENDI I PANNI
STENDI I PANNI
BO BOM BOM 
IL SOLE IL SOLE
ASCIUGA
LAVA I PIATTI 
LAVA I PIATTI 
BO BO BOM 
IL SAPONE, IL SAPONE 
SGRASSA
Intanto Tontolo pensò di scrivere una lettera alla Regina di Cuori e al Re, il padre di Biancaneve.
Dall' altra parte del bosco, in una dolcissima casetta di pan di Spagna ricoperta da glassa al cioccolato e crema alla vaniglia, viveva una perfida strega con la carnaggione verdognola e un lungo naso a punta e pieno di brufoli pelosi.
Un giorno arrivò a casa della strega la lettera scritta da Tontolo:
OH! MIA REGINA
TUTTA RIFATTA DI
SILICONE, ARGILLA E 
LATTA,
SAI BIANCANEVE
MORTA NON E'
VIVE NEL BOSCO CO I NANI 
AI ME!! SEMPRE PIU'
BELLA  APPARI 
ADESSO STELLA DEL GENTIL SESSO
ACCETTA DAI QUESTA SCONFITTA
RIPONITI PER SEMPRE SU' IN
SOFFITTA LO SPECCHIO ORA
 LE SCATOLE SI E' ROTTO DI DIRTI 
IL VERO CHE CI STA SOTTO!!
SEI BRUTTA CESSA
ORMAI L'HO DETTO
TU SEI UN DECLINO
QUESTO E' UN FATTO:
CEDI IL POSTO DAI
 A QUESTA BELLEZZA
 E GETTATI TI PREGO NELLA
MONNEZZA!!
-O my good!!! Una lettera per me con tutte queste parolacce!! Non è possibile che questa lettere è per me, io non sono la Regina di Cuori ne il padre di Biancaneve!!
Torniamo un passo indietro, ma Alice, Biancaneve e i sette nani che fine avranno fatto??
Si avvicinò l'inverno  il freddo si incominciò a sentisi anche sulle labbra di Biancaneve che diventavano sempre più pallide e la febbre cominciò ad avere effetti su di essa.
I nani appena tornati a casa dopo il lavoro in miniera si accorsero subito che Biancaneve era malata.
Arrivò l'ora di cena e tutti i nani erano indaffarati a cercare la giusta cura per Biancaneve.Tontolo era l'unico nano che se ne stava in panciolle sulla poltrona:
-MMM....il mio stomaco inizia a Tontolare, preparerò la cena per tutti quanti!!
Tontolo prese la pentola più grande che c'era e la mise sul fuoco aggiungeno tutti gl incredenti che trovava:
 PEPE DI QUA',SALE DI LA'
UNA MESCOLATINA DI QUA' E DI LA'
AGGIUNSE POI UNA BOCCETTA 
DEL QUALE NON SAPEVA IL CONTENUTO
E SENZA BADARCI TANTO,
 LA VERSO', UN ALTRA MESCOLATINA
DI QUA' E DI LA' E LA MINESTRA ECCOLA QUA
La versò con il mestolo poco alla volta nella scotella di Biancaneve.
La  fanciulla bevve in un batterbaleno il miscuglio di ingredienti. Il suo viso pallido ricominciò a prendere colore e con un salto scese dal letto e cominciò a cantare come un uccellino.
Viveva con loro un nano scienzato di nome Archimede che appena vide la reazione della fanciulla volle esaminare tutti gli ingredienti usati dallo cheff  Tontolo e tra questi non trovò niente e chiese allo cheff:
-Che altro hai messo nella minestra??
Non saprei proprio mi ricordo solo di una bottiglia rossa con su scritto mela tritata che quando l'ho messa nella minestra bolliva.
Archimede scoprì subito l'ingrediente che aveva fatto guarire la fanciulla, lo disse a tutti i nani e da quel giorno quando qualcuno si ammalava ssenza ricorrere a medici facevano preparare la cena a Tontolo che divenne il medico della famiglia. 
E vissero tutti felici e contenti

REALIZZATO DA:
-GIORGIA QUARESIMA

-GIACOMO COLANERI
-MICHELA CINTI





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