lunedì 8 aprile 2013

UNA DATA DA RICORDARE


Il giorno del 27 gennaio 1945 è una data importante per il genere umano. La data è importante in quanto storica, perché ha permesso all’umanità intera di scoprire una volta per tutte quali bestialità l’essere umano sia in grado di compiere in nome del solo odio religioso, etnico, e politico presenti all’interno del fascismo e del nazismo.Un odio verso i deboli ed i diversi di allora che non volevano abbassare la testa davanti alle repressioni delle barbare dittature nazional-socialiste, create dal capitalismo e dalla borghesia per fermare, con la II guerra mondiale, un possibile arrivo in Occidente della rivoluzione comunista di Lenin.  I crimini contro l’umanità commessi nei campi di sterminio (i campi di lavoro correttivo “GULag” servivano a difendere invece la rivoluzione sovietica ed il popolo russo dagli attacchi contro-rivoluzionari dello zar Romanov, del fascismo, e del capitalismo del ’900) sono uno dei tanti esempi della violenza spietata nazista e fascista. Violenze fermate e sconfitte ad Auschwitz il 27 gennaio 1945 soltanto con il coraggio dell’Armata Rossa, dell’Unione Sovietica di Josif Stalin, e di tutte quelle persone che, senza distinzione politica, religiosa, ed etnica, hanno saputo resistere alle barbarie del nazional-socialismo.  Il 27 gennaio è la data che ricorda la fine dell’Olocausto, ma, ancora oggi, qualcuno continua a negare lo sterminio degli ebrei vittime del fascismo e del nazismo.
UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO DAVVERO SPIETATO
Auschwitz fu uno dei campi di concentramento più crudele della Germania. I cancelli furono aperti il 20 maggio 1940, ma i primi detenuti furono portati il 14 giugno 1940.In questo campo di concentramento furono morti circa 15 mila persone tra cui ebrei, bambini, disabili, omosessuali e rom. Arrivati ad Auschwitz i detenuti venivano divisi dalle proprie famiglie e venivano mandati a nelle baracche dove con ferro e fuoco si incideva un numero sul braccio del detenuto per riconoscerlo. Ai prigionieri veniva tolta la vita in modi crudeli e pesanti:
-venivano fucilati
-morivano per le condizioni igieniche e per le temperature molto fredde
-venivano messi nei forni
-venivano mandati nelle camere a gas
I detenuti venivano nutriti con dell’acqua e 25g di pane, il pasto era unico quindi si doveva resistere per tutto il giorno. Il posto dove dormivano erano delle baracche di legno dove si trovavano circa 3 mila detenuti. Ma il 27 gennaio 1945 i cancelli si aprirono e furono liberati le poche persone che erano sopravissute.

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