mercoledì 17 aprile 2013

INCIPIT MEDIA RES per un testo giallo da paura


 INCIPIT MEDIA RE

Descrizione di un luogo

SUSPENCE
C’era  un aria ghiacciata, fredda e misteriosa. La finestra era aperta, le tende di seta volavano come delle foglie che vengono spazzate dal vento, la cassaforte era aperta sicuramente era stata scassinata con un piede di porco. Il divano a fiori oro e viole era macchiato, non si capisce bene di cosa, ma vedendo quella impronte insanguinata sul davanzale della finestra si capisce che quella macchia sul divano era sicuramente sangue, forze rimasto li da qualche ora. Girando vedo altre impronte di sangue che mi portano dentro una grande stanza. Sul letto disteso c’era un cadavere: bianco pallido, i suoi occhi incutevano paura e sembrava che ti guardasse. E vedendo quell’uomo andai subito a chiamare la polizia.
                                                    
CON FAMILIARITA’
Erano le due della notte, dormivo tranquillamente e ero in un mondo fantastico fino a quando squillò il telefono, caddi dal letto e senza rendermi conto andai ad rispondere. Era la signora Brandoon del piano di sopra che con voce preoccupata mi diceva che qualcuno le era entrato in casa. E subito salii al piano sopra: la porta di casa era aperta forze era stata scassinata. La stanza era tutta a soqquadro, i mobili erano a terra, il divano era ribaltato, il pavimento era ricoperto da pezzi di vetro frantumati, sicuramente erano di qualche vaso e specchi rotto, ma il mio occhi cadde subito sulla parete vuota dove era posizionato un famoso quadro rarissimo da un milione di dollari, che sicuramente era stato rubato insieme ai soldi che si trovavano nella cassaforte che si trovava dietro al quadro.

A SPIRALE
Sono entro nella stanza del delitto, tutto era in ordine: il letto era ben fatto e senza nessuna piega, i quadri erano tutti dritti messi in ordine di grandezza e in base al pittore, le finestre erano lucide e brillanti come uno specchio appena pulito, ma l’occhio mi cadde su una macchia di sangue rosso fuoco che si trovava sul divano. Un indizio al quanto strano, per un omicidio o addirittura un suicidio.

A CERCHIO
Entro nella stanza e il mio sguardo cade direttamente su una piccola porta marrone che si trova vicino ad una libreria. Vicino alla libreria c’è un grande armadio che è stato setacciato da cima a fondo, e al centro ci trova un grande letto dove c’è il cadavere del povero Signor. Condor. Ma la curiosità mi riporta a quella porta e la mia mente viene assalita da mille domande: “che cosa ci sarà dietro? Conterrà indizi utili alla ricerca dell’assassino? O lì Condor nascondeva i suoi soldi?”

Descrizione di un personaggio

CON SUSPENCE
Aveva uno aspetto strano che incuteva paura e rancore, una cicatrice imponente che regnava sul capo come un re regna sui suoi sudditi. Indossava vestiti rozzi, sporchi, che emanavano uno strano odore che mi faceva ricordare l’odore dei mie vestiti di quando tornavo a casa dopo una giornata trascorsa in campagna con i miei amici a giocare e a saltare nelle pozzanghere di acqua e fango che si erano formate dopo una giornata di pioggia.
Ma appena lo vidi sedersi davanti a me la mia mente già aveva capito che tipo era e forze cosa aveva fatto per ridursi a quelle condizioni.

CON FAMILIARITA’
Era un ragazzo del tutto normale, alto, biondo come l’oro e con gli occhi azzurri come il mare. Andava a scuola come tutte le persone normali, non aveva ottimi voti e a mela pena aveva un cinque sulla scheda, ma era l’idolo della città, il ragazzo che tutti volevano essere e che piaceva alle ragazze che per lui facevano tutto quello che richiedeva, insomma era il fidanzato perfetto. Ma fino a quando la città non venne a sapere che il ragazzo era stato indagato dalla polizia per un omicidio. E da quel giorno divenne il ragazzo omicida!

A SPIRALE
Jon era un uomo d’affari, il più ricco del paese: possedeva 5 ville a Hollywood, 3 jet privati e molte altre cose che solo gli uomini ricchi come lui si potevano permettere. Indossava continuamente un abito elegante nero o grigio, con una camicia bianca e un paio di scarpe che forze lucidava ogni giorno, perché erano talmente lucide che ti ci potevi specchiare. I suoi capelli erano sempre sistemati e pieni di gelatina che non li faceva andare fuori posto neanche se arrivava un uragano. Con esso portava sempre una valigetta nera come fosse una sua amica, tutti si chiedevano cosa si trovava li dentro, alcuni dicevano che aveva una pistola e invece altri dicevano che aveva dei soldi che li usava per i suoi affari.

A CERCHIO
Era un uomo nobile, istruito e di bel aspetto. La mia attenzione andò subito su quella cicatrice enorme che divideva in due il suo volto. Aveva uno sguardo che come dei fari acciaccava chiunque lo guardasse, il suo sorriso era abbellito da 2 denti d’oro. Ma il mio sguardo non fece che riandare su quella cicatrice che metteva paura e rancore, ma come se la sia potuta fare? Non sarà mica un assassino?

Attraverso il dialogo

CON SUSPENCE
-Si signora arrivo subito non si preoccupi!-
-Si ma si sbrighi! Ho paura!-
Dopo un po’
-Allora signora si tranquillizzi! Adesso le faccio qualche domanda!-
-Si mi dica tutto quello che vuole!
-Lei dove era quando è successa la disgrazia?-
-Ero al primo piano dalla signora Dune-
-Molto bene!-
-E ho sentito dei strani rumori! Sono salita di corsa e mio marito era sdraiato per terra con un coltello nel cuore! Era una persona brava e onesta perché gli hanno fatto del male! Perché proprio a lui!-
-Signora adesso iniziamo subito la ricerca dell’assassino così sconterà la galera!-

CON FAMILIARITA’
Suona il telefono e vado a rispondere:
-Pronto si sono io! Chi parla?-
-Aiutoooooo! Aiutoo! Si vuole buttare di sotto!-
-Ma chi si vuole buttare di sotto?-
-Mio marito è diventato pazzo! Ha detto che lui non ce la fa più e quindi si vuole suicidare!-
-arrivo subito! Ma tu fallo scendere dal cornicione e tranquillizzalo!-
-Si ma sbrigati! Io mi trovo in via Garibaldi 8!-
Con 5 minuti mi fiondo a casa della signora e come prima cosa inizio a parlare con il marito:
-Signore si calmi! Scenda dal cornicione e parliamo!-
-No io mi butto! Così non soffrirò più!-
-Signore scenda che poi rischia di farsi male veramente!-
E con un po’ di forza il signore scende dal cornicione e si tranquillizza.

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